The Space Between

Pubblicato: 03/28/2013 in Sera

Lei si veste e io non lo so, magari è solo un pensiero inutile, di quelli che fai mentre ti dondoli alle speranze schiacciate sul soffitto da una forza di gravità intensa e inversa; non lo so, magari è solo un qualcosa che ancora deve succedere e che ancora non è successo, che non è mai successo da quando il primo uomo prese la prima decisione. Hai mai pensato al primo bacio?, le chiedo, il primo bacio della storia, dico; ci hai mai pensato? Perché un uomo e una donna, o un uomo e un uomo, o una mamma e un bambino, perché sentirono il bisogno di accostare le  labbra alle labbra e schioccare, detonare, disegnare quello che poi, qualcuno, un poeta, forse, o forse un pazzo, decise di chiamare bacio? Perché successe, e quanti baci sono stati dati nella storia dell’uomo, degli animali, delle farfalle, dei fiori, dei sassi, del vento?

Lei si veste e mi guarda e io in quegli occhi neri scopro che il mondo si riflette in un dio perché, certe volte, non esistono parole, non esistono soffi e affreschi apposta; non esiste niente, certe volte non esiste nient’altro, come non esiste l’esistenza di dio, ed è lì che io cerco il mondo riflesso, in fondo a quegli occhi neri che sovrastano il cielo che vive solo di notte. Lei si veste e io penso che è tutta questione di tempo. Di spazio. E’ solo questione di spazio e tempo, roba che non esiste, come dio, come il mondo che si riflette e si rispecchia in dio. Non abusiamo di dio, dice lei; siamo animali e tanto basta, tanto è, è tanto le dico io.

Lei si spoglia e io la guardo e non dico nulla ma quello che penso, oh, quello che penso mentre un brivido nasce poco distante dai pianeti lassù in cima, quello che penso e che vorrei dirle è non parlarmi più, adesso, non pensarmi più, adesso; quello che voglio, adesso, quello che adesso voglio da te è che tu mi mi renda dio, che tu mi renda notte, che tu mi renda perfetto in un momento perfetto come quel frammento perfetto di tempo incastonato tra il tuo sorriso e il primo bacio dell’universo.

 

commenti
  1. buddhaforclaire ha detto:

    “adesso, quello che adesso voglio da te è che tu mi mi renda dio, che tu mi renda notte, che tu mi renda perfetto in un momento perfetto come quel frammento perfetto di tempo incastonato tra il tuo sorriso e il primo bacio dell’universo.”
    E’ perfetto.

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